La storia
Una storia che si rigenera,
come la natura.
Giorno dopo giorno, abbiamo raggiunto quasi un secolo di lavoro. Sempre nel nostro territorio, fra la nostra gente, a stretto contatto con l’ambiente che ci circonda e la comunità a cui apparteniamo. Nel corso del tempo abbiamo saputo rinnovarci, come la natura, che ciclicamente rifiorisce.
> Anni ‘30
Vincenzo Agresti acquista i primi appezzamenti di terra e pianta i primi ulivi.
> Anni ‘40
Vincenzo Agresti investe nelle aziende agricole avviando l’attività olivicola.
> Anni ‘50
L’esperienza maturata negli anni permette a Vincenzo Agresti di constatare le potenzialità della cultivar Coratina, dedicando gran parte della produzione a quest’ultima.
> Anni ‘60
Ad Andria, Vincenzo Agresti avvia l’attività di frantoio oleario. Grazie al suo intuito e alle proprie capacità organizzative, inizia a produrre olio extravergine monocultivar Coratina.
> Anni ‘70
Riccardo Agresti, figlio di Vincenzo, inizia a dedicarsi all’attività di famiglia, gestendo le aziende agricole.
> Anni ‘80
Riccardo Agresti prosegue l’attività del frantoio, aiutato dai figli Vincenzo e Savino. Con l’acquisizione di ulteriori terreni, si passa da 10 a 70 ettari di proprietà. La tecnologia rende l’azienda più moderna.
> Anni ‘90
Alla fine del decennio, Riccardo lascia ai figli Vincenzo e Savino l’attività del frantoio. Viene inaugurata una nuova sede, con impianti più moderni, e nasce la società Agrolio S.r.l.
> Anni ‘2000
Nasce il brand Cantine Agresti. In seguito, vengono fondate le società Wine Canto e Agresti Vini per commercializzare i vini prodotti in azienda. In questo periodo, viene costituita anche Agrists Soc. Coop., farmacia agricola che fornisce consulenza tecnica sul campo.
> Anni ‘2020
Assecondando un modello di economia circolare, nel 2020 viene inaugurato l’impianto di biogas Agroenergy, che trasforma in energia i sottoprodotti della trasformazione olearia.
> Verso il 2030
Il Gruppo Agresti si proietta verso il 2030 mantenendo salda la propria visione: ottenere il meglio dalla natura e ricambiarla nel miglior modo possibile. Negli anni ’30 del 2000 l’attività della famiglia Agresti toccherà il secolo di storia: cent’anni di lavoro in una terra con cui ha creato un legame indissolubile.